L’appuntamento è alle 9.30 a Porta di Ponte per proseguire fino a piazza Pirandello.
Con l’hashtag #VOGLIAMOLACQUA si marcerà il prossimo primo giugno ad Agrigento. Il cartello sociale e altre associazioni del territorio promuovono l’iniziativa per alzare la voce sulla drammatica crisi idrica in provincia. L’appuntamento è alle 9.30 a Porta di Ponte per proseguire fino a piazza Pirandello, sede del Comune di Agrigento.
Nel manifesto, che invita i cittadini ad essere presenti, è rappresentato un bidone dell’acqua con lo sfondo la città di Agrigento.
In molte case l’acqua non arriva da settimane, in alcuni quartieri è disponibile solo per qualche ora una volta al mese.
“Una crisi annunciata- dice il cartello sociale- che già produce i suoi effetti negativi e che fa intravedere i presupposti per una stagione estiva condizionata da turni di distribuzione che sembravano solo un ricordo del passato, con conseguenze pesantissime per le famiglie, per le campagne e per le attività produttive.
Per l’emergenza idrica, che riguarda tutta la provincia di Agrigento, servono misure straordinarie, delle quali non c’è traccia, e interventi mirati. Serve l’attivazione di misure di sostegno per la gestione idrica e l’accelerazione delle procedure per l’ottenimento di autorizzazioni e finanziamenti per interventi di efficientamento idrico e irrigazione.
In questa direzione – continua la nota- la mobilitazione popolare vuole stimolare le istituzioni locali, a partire dal Comune di Agrigento che riveste un peso non indifferente nella gestione del servizio idrico integrato della provincia, affinché si possano intraprendere quelle iniziative che possono fronteggiare l’attuale crisi e mettere in campo una progettualità che prenda atto dei cambiamenti climatici, cercando di prevenirne gli effetti”.
Intanto, il sindaco di Cammarata ha firmato un provvedimento e ha requisito il pozzo di Borgo Callea. La dichiarazione dello stato di emergenza, dello scorso 11 marzo, consente ai sindaci, nei casi più gravi e potenzialmente a rischio per l’ordine pubblico, di requisire pozzi privati. Qualora vi siano resistenze o difficoltà varie, potranno essere requisiti direttamente dal prefetto.
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