“Il turismo è in ripresa in maniera lenta e c’è fiducia per il 2022”. Parla così il presidente di Federalberghi provinciale, Francesco Picarella, che è anche assessore al turismo al comune di Agrigento. Un’estate quasi tutta tricolore e con scarse tinte di internazionalità: la fotografia è dell’osservatorio provinciale di Federalberghi Agrigento per il trimestre giugno-luglio-agosto 2021 che non fa riferimento, come termine di paragone, al 2020 che è stato un anno difficile, causa pandemia. L’anno di riferimento è, invece, il 2019 che è stato un anno “buono” per il turismo in provincia di Agrigento. La stagione estiva è stata salvata grazie a tanti italiani che hanno scelto il territorio agrigentino per la propria vacanza ma i turisti stranieri sono ancora lontani. “124mila gli arrivi, 481 mila le presenze nel trimestre giugno-luglio e agosto- ci dice Francesco Picarella-. Nel 2021 è stata registrata una ripresa del turismo italiano, abbiamo ripreso i numeri che c’erano prima della pandemia. Mancanza di collegamenti, registrizioni e paesi con difficoltà hanno fatto calare le presenze turistiche di stranieri del -60%.
Nel 2021 c’è stata una ripresa considerevole rispetto al turismo domestico ed una difficoltà rispetto al turismo straniero”. Difficile fare delle proiezioni precise su quali saranno i flussi turistici nel 2022. La situazione sanitaria lascia operatori e viaggiatori in una sorta di limbo, impattando in modo significativo sulla dinamica delle prenotazioni. “L’auspicio è che, con il nuovo anno, il turismo possa riprendere a pieno regime”, conclude il presidente provinciale di Federalberghi.