Un imprenditore dopo essersi aggiudicato una gara d’appalto per la realizzazione di lavori pubblici in un Comune del nisseno, sarebbe stato avvicinato da un dirigente pubblico, all’epoca dei fatti in servizio presso il Genio Civile di Caltanissetta, con chiare ed insistenti richieste di dazioni di denaro per la prosecuzione dei lavori in argomento.
I carabinieri della Compagnia di Caltanissetta hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Caltanissetta, nei confronti di Vincenzo Caruso, ex direttore del museo “Luigi Pirandello” di Agrigento ed ex soprintendente ai Beni culturali di Caltanissetta. L’indagato ha nominato quale suo difensore l’avvocato Vincenzo Caponnetto.
Il provvedimento trae origine da un’indagine condotta dal personale della Sezione Operativa del Norm e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta, la quale ha permesso di far luce su un tentativo di concussione posto in essere dall’indagato in danno di un imprenditore nisseno.
L’operazione costituisce l’epilogo di un percorso investigativo più articolato iniziato con la denuncia presentata dalla stessa vittima della tentata concussione che,
Nello specifico, le indagini hanno permesso di ricostruire il presunto disegno criminale dell’arrestato il quale, approfittando della qualità rivestita, ovvero quella di direttore dei lavori, anche attraverso l’uso di minacce pretendeva dall’imprenditore la consegna di una tangente per un totale di 15mila euro, i quali dovevano essergli versati per garantire all’appaltatore il regolare andamento dei lavori. L’arrestato è stato ristretto nella propria abitazione in Agrigento.