E’ iniziato il processo davanti al giudice del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Sciarrotta, che vede imputato l’ispettore di polizia C.S., 58 anni, in servizio alla Questura, che avrebbe schiaffeggiato due migranti, dopo un tentativo di fuga fallito dal centro di accoglienza di contrada “Ciavolotta”, dove erano stati posti in quarantena. Qualcuno ha immortalato la scena in un video, poi diventato virale, e l’ispettore venne iscritto sul registro degli indagati.
Il pubblico ministero Cecilia Baravelli e i legali difensori, gli avvocati Daniela Posante e Antonella Arcieri, hanno chiesto l’ammissione dei propri mezzi di prova. Il 15 marzo saranno sentiti i primi testimoni della Procura. L’episodio, immortalato nel video, risale al 3 giugno del 2020. I due ragazzi, secondo quanto si vede nel video, davanti a tutti gli altri ospiti della struttura, sarebbero stati schiaffeggiati per “punizione” dopo il tentativo di fuga.
“Sei l’ospite e devi rispettare la legge, adesso tu dai uno schiaffo a lui”, urla l’agente. Il giovane esegue l’ordine ma, a detta del poliziotto, non lo fa con sufficiente forza. Ed è in questo momento che l’uomo dà l’esempio colpendo con violenza il giovane per due volte. Poi l’invito a ripetere lo schiaffo facendo “l’uomo” e infine l’avvertimento: “E allora non uscire di qua”.
Il racconto delle presunte vittime, resisi irreperibili già dai giorni successivi al fatto, era stato “cristallizzato” nel corso dell’incidente probatorio.