Direttive al PRG, Urban Center, democrazia partecipativa, nuova puntata di Vision. VIDEO
L’Urban Center va in vacanza. Guido Bissanti ha coordinato l’ultimo incontro, prima delle ferie estive. Una riunione operativa dove il Tavolo di lavoro ha accelerato i tempi per dare alla Città di Agrigento, non solo la sede, ma anche gli strumenti per il coinvolgimento critico della cittadinanza verso la creazione di politiche virtuose e realmente democratiche di trasformazione del territorio.
La sede operativa si trova al piano terra del Palazzo dei padri Filippini. Un locale che guarda a piazza Pirandello, di facile accesso e con delle vetrine visibili dall’esterno. Non una scelta casuale, ma un luogo voluto dal consiglio dell’Ordine degli Architetti.
«Un luogo per i cittadini, per “disegnare” la città che vogliamo, per immaginare una città che possa collegare le periferie, il water front vicino al centro storico, affinché Agrigento sia un unico complesso urbanistico – ribadisce Alfonso Cimino, presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento -. Tutto questo grazie alla grande sinergia con l’Amministrazione comunale con la quale abbiamo anche coinvolto gli alunni delle scuole agrigentine con il progetto Educa Agrigento attraverso il quale la nostra città è stata iscritta alle Città educative della carta internazionale di Barcellona».
E proprio di recente il sindaco di Agrigento ha partecipato ad un dibattito promosso dal nostro giornale sull’argomento. Calogero Firetto si è confrontato con il vicepresidente dell’Ordine degli Architetti Giuseppe Grimaldi e la consigliera dell’ordine Patrizia Giglia.
Entrambi i professionisti in quella sede hanno ribadito la necessita che l’Urban passi dalla fase organizzativa a quella operativa. L’architetto Angela Giglia ha ricordato l’opportunità di lavorare affinché il centro urbano di Agrigento, la Valle dei Templi e la fascia costiera siano opportunamente collegate. “Dalla località Caos e fino ad arrivare a Punta Bianca – ha detto Giglia – dobbiamo valorizzare la fascia costiera e puntare su un turismo di qualità”.
Un territorio dalle grandi potenzialità, oggi però poco vissuto, fruito e percepito per l’accumularsi di decenni di errata visione del futuro e per le note vicissitudini legate alla frana e al dopo terremoto. Come sottolineato nella riunione di mercoledì.
Si va così verso l’apertura della sede fisica dell’Urban Center, che vedrà la sua inaugurazione, dopo le festività estive, nello splendido Palazzo dei Filippini.
Se l’Urban Center, come detto, sarà allocato al piano terra dell’ex Collegio dei Filippini, al terzo piano sarà invece ospitato il Museo della città e attraverso questo importante strumento, Agrigento potrà raccontare i suoi 2600 anni di storia e, nello stesso tempo, guardare avanti, disegnando la città del futuro.
Per la prima volta i cittadini di qualunque età potranno vedere e percepire concretamente quella che sarà la città di Agrigento del prossimo futuro e partecipare concretamente con idee e progetti alla sua realizzazione tangibile, anche tramite strumenti informatici e web. Il sindaco di Agrigento Calogero Firetto ha ricordato come l’Urbana Center non è solo una stanza da riempire ma soprattutto un luogo dove confrontarsi. Quello dell’Urbana Center, è un percorso condiviso dove Istituzioni varie, Università, Ordini Professionali, Associazioni e singoli cittadini, per la prima volta, alla pari di altre città europee ed italiane, saranno attori del loro destino.
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