Parla di “una prassi vergognosa, proprio come al Teatro Pirandello”, l’ex sindaco di Agrigento, Lillo Firetto in riferimento al Teatro Stabile di Catania, salvato da una situazione debitoria ereditata (oltre 13 milioni di debiti). “Il Consiglio di Amministrazione- dice Firetto- ha operato così bene che in ogni altra parte del mondo sarebbe stato confermato in automatico, con preghiera ai suoi membri di proseguire il compito svolto. Ma siamo in Sicilia e, come ad Agrigento, la politica scade nella politicanza e riesce a far danni anche quando sarebbe più semplice evitarli. I soliti miserabili tracchiggi per trasformare un ente di enorme importanza (e virtuoso) nel solito poltronificio, da affidare a clientes pro-tempore per saccheggiarlo. Una prassi? È il metodo Lucignolo. Son ragazzi, che ci vuoi fare? “Quello che devo fare io, lo decide solo Lucignolo.” E vanno avanti così. Lo Statuto approvato ad Agrigento dal Consiglio Comunale è un atto non legittimo. Averlo approvato è una violazione. Un atto di arroganza.”