L’ex ministro dell’Istruzione del Governo guidato dal Giuseppe Conte, e oggi deputata del Movimento Cinque Stelle, Lucia Azzolina, in una intervista al sito affaritaliani.it ha parlato per la prima volta dell’agguato che ha subito ad Agrigento, nell’autunno del 2020, quando hanno cercato di ucciderla, speronando l’auto sulla quale viaggiava. “Quello di Agrigento è stato un episodio non solo sconfortante, ma davvero terribile, perché appunto provarono a buttare fuori strada la macchina sulla quale viaggiavamo. Per fortuna la scorta ha schiacciato il piede sull’acceleratore ed è riuscita a seminarli”.
“Era un periodo – ricorda ancora il deputato -, nel quale si parlava tantissimo del concorso, che stava per essere espletato, e venivo addirittura accusata di tentata strage, dicendo che avremmo messo migliaia di persone nei capannoni per fare il concorso. In realtà avevamo stipulato un protocollo severissimo con il Comitato tecnico scientifico, prevedendo un massimo di 10/12 persone per aula, con tutti i controlli del caso. Infatti il concorso si è svolto in piena sicurezza e questa estate, proprio grazie a questa mia scelta, i docenti sono stati assunti”.
Luciana Azzolina era stata invitata a non divulgare la notizia dell’attentato dall’allora capo della polizia Franco Gabrielli, oggi sottosegretario: “Mi disse chiaramente che non se ne doveva parlare per evitare emulazioni”.