Il Centro Studi “Pedagogicamente” da qualche anno chiede la chiusura del Carcere di Sciacca. “Oggi, si legge in una lettera inviata tra gli altri al Ministro alla Giustizia, la situazione è peggiorata e nessuno, purtroppo, interviene al fine di migliorarla. Nel contempo era stato apprezzato anche l’impegno dell’amministrazione penitenziaria per i lavori di ristrutturazione che, purtroppo, hanno migliorato di poco le condizioni di vivibilità”.
“Sia le carenze igieniche che di personale medico, dichiara Antonino Nicosia- Direttore del Centro Studi Pedagogicamente, hanno reso assai complesso il lavoro del Dirigente Sanitario che, da qualche mese, è rimasto solo nel vano tentativo di soddisfare tutte le richieste dei detenuti e di intervenire prontamente a tutte le urgenze. Nessun intervento da parte dell’Ordine dei Medici e, cosa ancor più grave , gli ambulatori specialistici sono stati dichiarati inagibili e gli stessi medici si sono silenziosamente dileguati”.
Secondo “Pedagogicamente” , “i detenuti vivono una situazione insostenibile e chiedono che fine abbia fatto il piano carceri e,
soprattutto, che destinazione hanno avuto quei soldi che dovevano andare a beneficio dell’amministrazione penitenziaria”.
Al posto del carcere, per Nicosia, “occorrerebbe fare un centro culturale”.
A tal fine, si conclude la lettera, si chiede di volere interrompere la destinazione di altri detenuti a questo Istituto e nel contempo di voler considerare, con la massima disponibilità le istanze di trasferimento da parte degli stessi, finalizzando queste azioni alla riduzione del numero dei reclusi e al conseguente miglioramento delle condizioni di vita degli altri e di tutto il personale coinvolto nella loro gestione.