Agrigento si interroga sul destino della sua arteria più rappresentativa, la via Atenea, un tempo considerata il vero salotto cittadino. Oggi, tra luci e ombre, è cruciale ripensare il ruolo di questa strada, cuore pulsante del centro storico. Vittorio Messina, commerciante da quattro generazioni della via Atenea, la cui attività si avvicina ai 120 anni di vita, e presidente nazionale di Assoturismo e di Confesercenti Sicilia, sottolinea: “C’è stata una trasformazione evidente, e ora occorre preservare un equilibrio per non tradire la sua identità storica”.
Un tempo dominata dai commercianti locali, la via Atenea ha visto il suo volto mutare con l’evoluzione dei tempi. Al posto delle tradizionali attività commerciali, oggi si contano numerosi esercizi legati al food e al settore ricettivo extra-alberghiero. Questa nuova vocazione ha portato una vitalità diversa, ma anche sfide delicate. Messina avverte: “Se si trasforma solo in un quartiere di movida o in un dormitorio turistico, la via Atenea rischia di perdere la sua anima”.
Il nodo centrale è dunque l’equilibrio. La politica e l’amministrazione comunale sono chiamate a intervenire per garantire una coesistenza armoniosa tra commercio, ristorazione e accoglienza turistica. Il modello è quello di un centro storico vivo e multifunzionale, capace di soddisfare le esigenze dei cittadini e dei visitatori.
“Il turista viene qui per vivere il Centro Storico in maniera intensa, ma ciò è possibile solo se la via Atenea mantiene una varietà che le consenta di essere il cuore culturale e commerciale di Agrigento”, spiega Messina. La strada deve ritrovare quel ruolo che l’ha resa un simbolo cittadino, un luogo di incontro, di storia e di tradizioni.
Una storia che affonda le radici in un tempo lontano, come dimostra l’esempio della famiglia Messina, protagonisti di una delle pagine più significative del commercio agrigentino. Era il 1° gennaio 1906 quando Piddu e Nenè Messina fondarono la “Antonino Messina & Fratello” nel cuore di Agrigento, in via Roma. Con coraggio e dedizione, portarono l’azienda a espandersi fino a Torino, trasformandola in un’eccellenza nel settore tessile siciliano.
Quella storia di successo si è tramandata di generazione in generazione. “Oggi siamo qui grazie a loro”, racconta Messina. “Dopo di loro, nostro padre Giuseppe ha portato avanti l’attività per oltre quarant’anni, mantenendo intatta quella passione per il commercio che ci caratterizza come siciliani. Guardiamo al futuro senza mai dimenticare chi siamo e da dove veniamo.”
Il racconto della famiglia Messina è un esempio di come la via Atenea possa e debba tornare a essere il salotto di Agrigento, un luogo dove tradizione e modernità si incontrano. Il percorso è chiaro: serve un impegno collettivo, una visione che punti a ridare splendore a questa strada simbolo, facendone il cuore pulsante di una città che vuole riscoprire la sua vocazione di capitale culturale e commerciale.
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