I sostituti procuratori Gloria Andreoli e Sara Varazi hanno chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di 14 persone coinvolte, a vario titolo, nel blitz denominato “Casuzza”, eseguito dal personale della squadra Mobile di Agrigento, su un vasto giro di spaccio di sostanze stupefacenti tra la città dei Templi, Favara e Canicattì. La base logistica utilizzata per smerciare la droga, che ha ispirato il nome all’inchiesta, era appunto una “casuzza” presa in affitto, nell’abitato favarese. Complessivamente sono 72 gli episodi di spaccio contestati. Uno degli imputati ha il Covid e l’udienza preliminare, davanti al Gup del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, è stata rinviata.
La richiesta di approfondimento dibattimentale è stata proposta nei confronti di: Michele Bongiorno, 30 anni; Alisea D’Ippolito, 20 anni; Vanessa Fallea, 29 anni; Gabriele Gramaglia, 25 anni; Alexsandru Adonis Hoamea, 29 anni; Giovanni Lombardo, 27 anni; Bah Ousmane, 21 anni; Carmelo Papia, 34 anni; Floriana Pia Pullara, 21 anni; Cristina Schembri, 24 anni; Antonio Sciortino, 45 anni; Calogero Sorce, 28 anni; Angelo Stagno, 28 anni e Domenico Stagno, 21 anni.
Tutti gli indagati sono di Favara, tranne Bah Ousmane della Guinea, domiciliato in una struttura di accoglienza del Villaggio Mosè, richiedente asilo politico. Sono 70 gli episodi di cessione di droga contestati.