Continua l’ondata di devastanti incendi: Cooperativa agricola ‘Le terre di Rosario Livatino’ presa di mira.
Un incendio doloso ha carbonizzato trenta ettari di terreno coltivati a grano. Si tratta dell’ennesimo rogo che colpisce la cooperativa “Le terre di Rosario Livatino – Libera terra”, che gestisce i fondi agricoli di contrada “Gibbesi a Naro, confiscati alla mafia. Le fiamme sono divampate, in un arco di tempo, compreso tra il 24 e il 26 giugno. Nessuno nell’immediatezza ha avvertito i vigili del fuoco, con i soci della cooperativa che hanno trovato solo cenere.
L’ammontare del danno è stato quantificato in 20.000 euro. Ad indagare sono i carabinieri della Stazione cittadina, coordinati dal Comando compagnia di Licata, dopo aver raccolto la denuncia, a carico di ignoti, presentata dal legale rappresentante della cooperativa. La Procura della Repubblica di Agrigento, subito avvertita, ha aperto un fascicolo d’inchiesta, con l’ipotesi di reato di danneggiamento a seguito di incendio.
E’ certo, però, purtroppo, che l’area interessata non è coperta da impianti di videosorveglianza. Alla cooperativa, negli anni addietro, è stato affidato il bene, confiscato alla mafia, di contrada “Robadao” e successivamente quello di contrada “Gibbesi”. I terreni fanno parte di un grande complesso voluto dal giudice Livatino. Negli ultimi anni nella stessa zona sono scoppiati altri roghi.
Ecco le considerazioni della cooperativa dopo l’incendio doloso che ha colpito i terreni di Rosario Livatino – Libera terra”
Naro – La cooperativa “Le terre di Rosario Livatino – Libera terra” è stata nuovamente presa di mira da atti intimidatori, che hanno portato alla distruzione di trenta ettari di terreno coltivati a grano. Il presidente della cooperativa, il dottor Antonio Matina, ha rilasciato una nota in cui ha espresso profonda preoccupazione e determinazione nel fronteggiare tale ingiustizia.
“La storia si ripete. La Cooperativa Rosario Livatino è perseguitata dalla vile mano della criminalità, con l’intento di intimidire e portarci alla resa”, ha dichiarato il presidente Matina. “Sono certo che lo spirito civile e di devozione per la nostra martoriata terra, che contraddistingue i componenti della Cooperativa Livatino, anche questa volta vincerà sull’ingiustizia. È compito nostro e dello Stato, con le sue rappresentazioni locali, far sentire fattivamente la nostra vicinanza e sostegno.”
Confcooperative Sicilia, nel condannare fermamente l’accaduto e manifestare profonda amarezza, si è resa disponibile con tutti i mezzi a supporto della cooperativa. La determinazione che contraddistingue il presidente Giovanni Lo Iacono sarà un punto di forza per superare questa difficile situazione.
L’incendio doloso, avvenuto tra il 24 e il 26 giugno, ha causato ingenti danni alla cooperativa “Le terre di Rosario Livatino – Libera terra”, la quale gestisce i fondi agricoli confiscati alla mafia nella contrada “Gibbesi” di Naro. Nessuna segnalazione immediata è stata fatta ai vigili del fuoco, con i soci della cooperativa che hanno trovato soltanto cenere.
Si attendono ulteriori sviluppi sull’indagine in corso per identificare i responsabili di questo vile atto criminale.


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