Il dolce che presentiamo è stato realizzato da Antonino Di Carlo di Raffadali.
Il mio Trionfo di gola .
Rappresentare un dolce barocco , rievocare i fausti di un tempo dove il principe Giuseppe Tommasi lo cita nel sfarzoso banchetto del gran ballo del Gattopardo , o nell’opera di Fulco Santo Stefano della Cerda in ” Estati Felici” ove racconta che questo dolce veniva commissionato per grandi occasione alle suore di un noto monastero e che neanche prova a descriverlo perche il nome parla per se stesso , e dice che in questo dolce e coperto da ogni ben di Dio , o in “Bagheria ” dove Dacia Maraini lo ricorda come una montagnola verde , di pistacchio , arance candite e ricotta cita diceva mia madre che si squaglia in bocca .
Nella storia della pasticceria siciliana un ruolo fondamentale fu svolto dalla pasticceria conventuale, prima della nascita delle vere e proprie pasticcerie, i dolci venivano preparati principalmente nei monasteri dalle abili mani delle suore.
Insomma un dolce storico ed importante per quei tempi inventato dalle suore che per certi versi erano precursori della pasticceria di oggi .
Questo dolce mi sembra un mix di torte moderne per la sua composizione e un torta cake designer per la copertura di pasta reale ( oggi si usa la pasta di zucchero) e le decorazioni .
Oggi vi presento la mia versione , perché le suore custodivano gelosamente le loro ricette .
Una torta ricca di gusto, aromi vari , varie consistenze. Realizzato per il programma tv .
Composto da una base di pasta frolla , crema pistacchi, un disco di Pan di spagna bagnato con rhum e aroma all’arancia , crema di ricotta e gocce di cioccolato , disco di Pan di spagna , bagna , uno strato di biancomangiare , di pan di spagna, copertura di pasta reale , il tutto spennellato con marmellata possibilmente arancia ,decorato con abbondante Granella di pistacchio di Raffadali , e decorato con canditi .