Il 17° Natale del cuoco, ecco le immagini
A San Leone l’evento dell’Associazione cuochi agrigentini, tra piatti Gourmet e vini della Firriato. La galleria fotografica
La professione del cuoco in provincia di Agrigento è viva. Lo ha dimostrato la cena annuale per lo scambio degli auguri di Natale, organizzata dalla sezione provinciale dell’Associazione Italiana cuochi, che ha riunito al Molo Restaurant di San Leone almeno 130 persone tra professionisti dei fornelli, addetti ai lavori e familiari. Ospite d’onore il Presente regionale Domenico Privitera.
Il tradizionale “Natale del Cuoco”, giunto alla sua 17^ edizione è stato fortemente voluto dal presidente provinciale della Fic, Sergio Sinagra, che ha scelto la giusta cornice per una conviviale davvero interessante .
Non a caso è stato scelto Il Molo, recentemente rinnovato, che grazie alla lungimiranza della famiglia Lattuca, il talento dello Chef Alfredo, è ritenuto uno dei ristoranti emergenti che più è cresciuto nell’ultimo periodo.
Così ad accogliere la ricorrenza dedicata alle tante “berrette bianche” che quotidianamente si adoperano per diffondere la cultura della cucina anche al di fuori dei confini siciliani, una location davvero unica i cui ambienti sono stati resi ancora più caldi dalle particolarissime decorazioni natalizie.
Ad accompagnare i presenti attraverso un menù ricco e articolato, i vini della Cantina Firriato, rappresentati da Dino Bartolomeo, l’agente di zona. Il grillo della prestigiosa azienda siciliana, ha fatto da filo conduttore per ogni portata. Una cantina che sta vivendo una seconda giovinezza d’impressionante vitalità e successo.
Il Menù, assemblato da una brigata compatta e affiatata, ha visto alternarsi sui tavoli piatti ricchi, variegati, con una buona manipolazione che ha tenuto conto dei sapori del territorio. L’antipasto “Quattro chiacchiere con il pescatore, su piatto tiepido dello chef“, i primi “Mantecato di Fregola Sarda con frutti e bocconcini di gallinellla di mare al petalo di carciofo” e “Panciotti magnum farciti di baccalà al pesto di borraggine su ristretto di pesce di scoglio all’olio nuovo di frantoio al basilico“. E’ valsa la pena attendere, anche se i tempi si sono troppo dilazionati, il secondo : Su fettuccine di ortaggi al rosmarino la darna del pescato in crosta di pane di tumminia di Castelvetrano con gamberone rosso di Mazara al verdello di Sicilia“. Per chiudere, il dessert, un tortino di ricotta accompagnato da un delizioso couscus dolce. (Domenico Vecchio)