I carabinieri della Compagnia di Agrigento, hanno fermato una banda di malviventi, composta da 5 persone, nell’ambito di un’indagine dedicata al contrasto di reati predatori. I cinque fermati, tutti residenti nella Città dei Templi, sono ritenuti responsabili di aver commesso oltre 20 furti in abitazione e villette, nelle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna.
I particolari sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa. Presenti il comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento, Vittorio Stingo, il capitano Marco La Rovere, comandante della Compagnia di Agrigento, e il tenente Alberto Giordano, comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Agrigento.
Proprio il tenente Giordano, ha spiegato i dettagli di un operazione che ha portato ad individuare la banda di etnia Rom che aveva stabilito la base logistica presso un’abitazione di Agrigento. Da qui partiva per raggiungere le localita’ da depredare, svuotando ville isolate e poco frequentate.
Le indagini sono iniziate a seguito di furti avvenuti ad inizio 2019 nelle localita’ di San Leone, Villaggio Mose’ e Montaperto, fino ad interessare altri paesi circostanti, nonche’ le province di Caltanissetta ed Enna. I ladri, forzando porte e finestre con guanti e passamontagna, riuscivano ad introdursi nelle abitazioni portando via oro, gioielli di valore, computer, persino armi legalmente custodite in cassaforte. Prima di ogni furto, come ha spiegato il capitato Alberto Giordano, osservavano con attenzione villette isolate e, durante l’assenza dei proprietari, facevano irruzione.
Almeno 20 i colpi commessi a volte scardinando con mazze ferrate le casseforti custodite nelle stanze da letto. La procura ha disposto cinque fermi di indiziato di delitto, eseguiti nelle citta’ di Palermo ed Agrigento. Nel corso delle perquisizioni domiciliari e’ stata rinvenuta refurtiva, monili in oro, tablet e pc, oggetti preziosi ed orologi, verosimile bottino di furti commessi nei mesi precedenti. Gli arrestati sono stati condotti nelle case circondariali di, Sciacca e Termini Imerese. Tutti, di eta’ compresa tra i 25 e 40 anni, piu’ uno di 60 anni, hanno precedenti per reati specifici.
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