Coronavirus, ci siamo, con la cosiddetta Fase 2 scatta il rientro dal Nord dei siciliani che non sono potuti scendere in queste settimane.
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha dichiarato la regione “blindata” spiegando che un’apertura in questa fase potrebbe far aumentare i contagi: oltre a mettere a rischio la salute pubblica, secondo il governatore, questo potrebbe vanificare gli effetti positivi della lunga quarantena che abbiamo già affrontato, e portare, nel caso in cui si verificasse questa sciagurata ipotesi, al blocco immediato della cosiddetta fase due.
Ma la questione relativa al diritto dei siciliani (che attualmente si trovano presso altre regioni) di fare rientro “presso il proprio domicilio, abitazione, o residenza” impone una breve ricostruzione proprio alla luce del composito quadro normativo che la caratterizza. Per far chiarezza abbiamo chiesto all’avvocato Girolamo Rubino un parere giuridico.
“Il problema del rientro a domicilio -spiega l’avvocato- è stato oggetto di un dibattito in dottrina. Molti sostengono che il rientro a casa è sempre consentito, come stabilito dall’ultimo decreto del Presidente del Consiglio.
E i chiarimenti del Consiglio dei Ministri mi danno ragione, perché affermano che in ogni caso è consentito il rientro al proprio domicilio. Le difficoltà semmai sono logistiche, con pochi voli e pochi treni, ma il diritto è riconosciuto”.
- Varie tipologie di trasporti?
“L’ordinanza del Presidente della Regione del 30 aprile 2020, rimanda, per ciò che concerne le limitazioni, al decreto del Ministro delle Infrastrutture di concerto con il Ministro della Salute n.183 del 30 aprile 2020. I trasporti marittimi verso la Sicilia sono sospesi, mentre gli spostamenti sullo stretto sono assicurati solo con 4 corse giornaliere e solo per i motivi consentiti. Il trasporto aereo è assicurato solo per improrogabili esigenze, con due voli da Catania e Palermo, con sospensione di tutti gli altri voli compresi quelli internazionali.
Pur essendo riconosciuto il rientro verso la propria abitazione, con questi mezzi è difficile rientrare e si espongono i nostri concittadini a gravose spese, ammesso che si trovino i biglietti”.
- Ma ci sono altre limitazioni per chi rientra?
“Il presidente della Regione con propria ordinanza ha previsto obblighi per chi accede alla Sicilia. Bisogna registrarsi su un apposito sito, poi c’è da rimanere obbligatoriamente in isolamento adottando tutte le misure prescritte. I soggetti in isolamento dovranno essere sottoposti a tampone alla fine della quarantena.
Mi pare siano tutte misure condivisibili per tutelare e tutelarci”.
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