In poco più di un mese sono stati raccolti 82 mila 631 euro. Si è chiusa la Colletta diocesana «Uniti per Ravanusa», organizzata da Caritas Diocesana Agrigento per solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime e ai feriti del tragico evento di Ravanusa dell’11 dicembre scorso.
“La Colletta – scrive in una nota ufficiale la Caritas – ha fino ad oggi complessivamente intercettato ben 250 donatori fra privati e parrocchie e raggiunto l’ammontare complessivo di € 82.631,91 (€74.216,91 sul conto della Caritas e € 8.415,00 sul conto della Fondazione Mondoaltro onlus). Il fondo sarà integrato da risorse proprie della Caritas”.
Dunque, terminata la prima fase di emergenza, che ha visto la gestione diretta degli interventi da parte della Protezione civile e delle Istituzioni, è venuto il tempo di pensare alla definizione degli altri interventi che vedranno come beneficiarie le famiglie direttamente coinvolte nel tragico evento. Questa fase vede un’interazione stretta fra Caritas Diocesana Agrigento, la Comunità ecclesiale di Ravanusa e il Comune di Ravanusa, al fine di evitare sovrapposizioni e sprechi. Due i tavoli di confronto già tenuti presso il Comune per definire le modalità di spesa.
Della gestione di queste somme se ne occupa direttamente la Caritas attraverso il responsabile di Agrigento, Valerio Landri (FOTO).
«Chi ha scelto di aderire alla nostra Colletta ha espresso un atto di fiducia nei nostri confronti: fiducia che noi non intendiamo deludere – dichiara Landri, Direttore di Caritas Diocesana Agrigento e Presidente della Fondazione Mondoaltro. – La nostra gratitudine nei confronti dei donatori si tradurrà in scelte rapide e oculate, concordate con gli altri attori del territorio».
In sostanza il rappresentante della Caritas sta agendo in stretta collaborazione con il sindaco di Ravanusa, Giovanni D’Angelo.
”Con lui abbiamo già avuto diversi incontri operativi – continua Landri – ed ora siamo in attesa, in tempi brevissimi, di ottenere dal primo cittadino, una serie di preventivi per poter iniziare a spendere queste somme generosamente offerte, per aiutare concretamente le famiglie colpite dall’evento ed abbiamo individuato una serie di situazioni urgenti già ben focalizzate dalla Caritas. Vogliano evitare, infatti, di sovrapporci ad altri interventi già in corso. Per questo stiamo puntando in particolar modo sul restauro e il recupero di quelle abitazioni danneggiate dall’esplosione in particolare con l’acquisto di infissi e mobilia. Ma stiano operando anche in altre direzioni. Ad esempio ci stiamo occupando di tentare di far ripartire una piccola ditta che operava nei pressi di quella zona devastata, per la produzione e commercializzazione di miele, con l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature. Sempre in stretto raccordo con il Comune”.
LORENZO ROSSO |