Sarà il 24 maggio il primo giorno in cui sara’ utile per celebrare le messe con i fedeli. È stato firmato, a Palazzo Chigi, il protocollo dal Presidente della Cei , dal Presidente del Consiglio Conte e dal Ministro dell’interno Luciana Lamorgese.
Il protocollo entra il vigore il 18 maggio ed indica le misure da rispettare, riguardo l’accesso ai luoghi di culto, l’igienizzazione dei locali e degli oggetti, gli accorgimenti da adottare nelle funzioni e nei sacramenti, la comunicazione da organizzare per i fedeli, nonché alcuni suggerimenti di carattere generale.
Sarà, infatti, il parroco a individuare la capienza massima dell’edificio e garantire il rispetto sul distanziamento delle persone e non come avviene in questa fase per i funerali con 15 persone al massimo.
Gel igienizzante all’ingresso, mascherine e ostia senza contatto sono alcune delle regole da rispettare e soprattutto la distanza tra i fedeli almeno un metro laterale e frontale.
Ci saranno dei volontari, all’ingresso delle chiese, che potranno garantire la corretta organizzazione.
In chiesa si dovrà entrare con mascherine e i parroci dovranno ricordare ai fedeli che se qualcuno ha sintomi influenzali o una temperatura superiore a 37 gradi e mezzo deve uscire immediatamente ed andare a casa.
Non è ammesso l’accesso in chiesa a chi ha avito contatti nei giorni precedenti con malati di Covid o chi ha avuto contatti con contagiati.
Sono particolarmente favorite le celebrazioni all’aperto ed in questo la Sicilia, grazie alle temperature calde, potrebbe accogliere una presenza maggiore di fedeli in spazi all’aperto nel rispetto delle norme in materia.
In questa fase niente libretti per i canti, niente coro, possibile solamente l’organista o musicista per cantare la messa.
In un tempo in cui siamo stati costretti all’isolamento la celebrazione delle messe con la presenza dei fedeli rappresenta un segnale di ripresa della normalità e soprattutto di speranza per tutte le comunità religiose.