“Siamo pronti a requisire i pozzi”. Lo dice il prefetto Filippo Romano che ha fatto il punto della situazione e ha fornito una prima soluzione cioè requisire le fonti idriche private per provare a fronteggiare la crisi idrica che ha portato a turnazioni con livelli insostenibili e ha fatto arrabbiare il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè che durante una riunione dell’assemblea di Aica, alla presenza del prefetto, Filippo Romano, ha preso una forte posizione polemica. “Sono pronto a restituire il titolo di Agrigento Capitale italiana della cultura 2025 se la città dovesse essere ancora attanagliata dalla crisi idrica”.
“Lo stato di emergenza è alle porte ma ci sono delle cose che potremmo fare – ha detto il prefetto Romano-. Intanto, dobbiamo capire se veramente stiamo utilizzando tutte le risorse disponibili o se ci sono fonti anche private per le quali, ritengo, ci siano gli estremi per la requisizione che deve comportare, ovviamente, anche un indennizzo. Dovremmo, quindi, cominciare da un censimento. In tal senso, chiedo ad Aica e ai sindaci di farci sapere da quali fonti scaturisce l’approvvigionamento di acqua”.
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