Il commissario dell’Asp si è impegnato con il parlamentare regionale di M5s Giovanni Di Caro
Il tema della pandemia alimenta il dibattito politico tra proposte, raccomandazioni e critiche. “Dopo il clima di confusione generato dall’ordinanza del presidente della Regione e il successivo valzer sulle lezioni in presenza o a distanza, l’Asp di Agrigento mi ha assicurato che entro venerdì prossimo 21 gennaio, inizieranno le procedure per lo screening della popolazione studentesca nei 18 comuni agrigentini in zona arancione Covid”. A dirlo è il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle Giovanni Di Caro che su segnalazione dei sindaci ha chiesto ed ottenuto dall’azienda sanitaria provinciale, la campagna diagnostica che grazie ai tamponi, consenta il ritorno in classe in sicurezza degli alunni. “Mi sono fatto portavoce dei sindaci – dice Di Caro – e anche se con un po’ di ritardo, l’Asp ha accolto favorevolmente le istanze del territorio. L’autorità sanitaria – dice ancora il parlamentare agrigentino – che fornirà tamponi e personale, è già al lavoro per l’organizzazione degli screening nei luoghi idonei indicati da ciascun Comune. Ringrazio – conclude Di Caro – il commissario Mario Zappia per la collaborazione e la solerzia”.
Giovanna Iacono e Simone Di Paola del Pd sottolineano la necessità di superare la Dad. «Ripristinare il servizio di raccolta dei rifiuti speciali»
Con una mozione , il Pd agrigentino chiede al Governo regionale di intervenire sull’emergenza sanitaria in provincia. Giovanna Iacono e Simone Di Paola, rispettivamente presidente e segretario provinciale del Partito Democratico, in particolare intervengono sull’allineamento ed il tracciamento dei positivi da parte dell’Asp e chiedono “di fornire alle amministrazioni comunali dati certi sulla situazione epidemiologica nei propri territori, mettendo in sicurezza l’attività scolastica in presenza e fornendo agli istituti idonei sistemi di protezione”. Il Pd , poi, chiede che “venga ripristinato il servizio di raccolta dei rifiuti speciali di pertinenza delle ASP che, solo in qualche caso, potrà essere svolto dal Comune. E, infine, il grido di allarme dei nostri Sindaci sulla necessità di avere a disposizione dati certi e aggiornati sul numero dei contagiati nei propri comuni, che da settimane l’Asp di Agrigento fa mancare”. Il deputato europeo Leghista Annalisa Tardino si concentra invece sulla questione legata agli sbarchi: “Mentre il territorio fronteggia l’emergenza dei ripetuti sbarchi – dice – le espulsioni e i rimpatri vengono bloccati perché i clandestini non hanno il green pass. Oltre il danno, la beffa. Ci è stato addirittura segnalato che migranti non vaccinati rifiutino il tampone, necessario per il rientro nei paesi di origine, richiesto dai paesi terzi ai fini dell’ingresso nel loro territorio. Risultato: restano al in Italia, a nostre spese”.