Palma di Montechiaro e Canicattì da domenica 9 gennaio sarà in zona arancione. Lo ha stabilito il Presidente della Regione, Nello Musumeci, considerato che nella città del Gattopardo figurano al momento 304 positivi al Covid ed a Canicattì il sindaco Corbo ha perfino rifinato al 15 la riapertura delle scuole.
In Sicilia sono altri 42 i Comuni dichiarati “zona arancione” da domenica, 9 gennaio, fino a mercoledì 19 gennaio compreso. Lo prevede l’ordinanza firmata dal presidente della Regione Nello Musumeci, su proposta del dipartimento regionale Asoe, per contenere i contagi da Coronavirus nei territori coinvolti.
Le misure restrittive anti-Covid saranno in vigore nei seguenti territori:
nella provincia di Agrigento, Canicattì e Palma di Montechiaro;
nella provincia di Caltanissetta, il Comune di Caltanissetta e Gela;
nella provincia di Enna, ad Agira, Aidone, Assoro, Barrafranca, Calascibetta, Catenanuova, Centuripe, Cerami, Enna, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Nicosia, Nissoria, Piazza Armerina, Pietraperzia, Regalbuto, Sperlinga, Troina, Valguarnera Caropepe e Villarosa;
nella provincia di Messina, Capizzi;
nella provincia di Siracusa, ad Augusta, Avola, Canicattini Bagni, Carlentini, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Solarino, Sortino.
La “zona arancione” è attualmente in vigore fino al 12 gennaio anche in altri quattro Comuni:
Caronia e Santa Lucia del Mela nel Messinese; Ribera nell’Agrigentino; Gravina nel Catanese.
L’ordinanza ha inoltre disposto che, esclusivamente nei territori dichiarati “zona rossa” o “arancione” e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Covid-19 nella popolazione scolastica, previo parere tecnico-sanitario obbligatorio e conforme dell’Asp territorialmente competente, il sindaco può adottare provvedimenti di sospensione, totale o parziale, delle attività didattiche, con conseguente adozione della Didattica a distanza, secondo i protocolli in vigore, per un periodo non superiore a dieci giorni.
Questa decisione era nell’aria visto il trend in ascesa negli ultimi 10 giorni. Il sindaco, Stefano Castellino, è orientato ad adottare misure più restrittive a cominciare dalla scuola.
“Nelle prossime ore – dice il primo cittadino – emetterò un’ altra ordinanza per arginare i continui contagi. In particolare, per la scuola che da lunedì 10 si andrà in dad quasi sicuramente”.