Scoperte diverse irregolarità, nel corso di controlli sulla sicurezza del lavoro in ditte e società edili, eseguiti dai carabinieri del nucleo Ispettorato del Lavoro di Agrigento, supportati dai militari della Compagnia di Licata. L’attività di ispezione complessivamente ha riguardato 6 aziende: sono stati controllate le posizioni di 11 lavoratori, dei quali due sono risultati in nero, e 7 irregolari. Contestate sanzioni amministrative per un totale di 34mila euro, comminate ammende per oltre 111 mila euro. Adottato anche un provvedimento di sospensione dell’attività per la presenza di un lavoratore in nero su due presenti.
Nel dettaglio. A Naro è stata ispezionata una ditta edile il cui rappresentante legale è stato denunciato, a piede libero, in quanto ritenuto responsabile di diverse violazioni, tra cui la mancanza di sorveglianza sanitaria dei laboratori, l’omessa consegna dei dispositivi di protezione individuale necessari per arginare il diffondersi dell’epidemia da Covid-19, la mancanza di protezioni relative al rischio elettrico, la mancanza di idonee strutture di protezione per le aperture verso il vuoto e per un ponteggio non montato a regola d’arte.
A Licata il titolare di un’impresa edile è stato denunciato a piede libero per la mancanza di viabilità di cantiere e la mancanza di idonee strutture di protezione contro la caduta accidentale nel vuoto. Sempre a Licata il titolare di una società edile è stato denunciato per l’omessa sorveglianza ai laboratori sanitari, per la mancanza dei dispositivi di protezione individuale per il contenimento dell’epidemia da Covid-19. E’ stato denunciato a piede libero anche il titolare di una ditta edile di Santo Stefano Quisquina, per la mancanza della valutazione del rischio elettrico in cantiere.