Dopo alcuni mesi dallo stop, le sale cinematografiche ad Agrigento hanno riaperto al pubblico.
Il cinema fra restrizioni e nuove ripartenze. Decisamente uno dei settori più colpiti dalla pandemia e dalle relative restrizioni anti Covid. Massimo Lupo, proprietario del multisala Ciak di Agrigento, nome storico legato alla genesi del cinema akragantino narra di una passione che di arrendersi non vuol proprio saperne. “Noi nasciamo come cinema muto. Una storia antica, di famiglia, la nostra. Ci siamo trasferiti in città dalla provincia e qui abbiamo messo in piedi le sale Astor, quasi a fine ristrutturazione, Ciak e Concordia. Un bel pubblico, quello agrigentino che ci ha permesso di vivere della nostra passione. Perchè -diciamocelo francamente- col cinema non ci si arricchisce… almeno non in termini squisitamente economici. Ma la gioia di vedere una sala piena, i volti gioiosi di adulti e bambini che, a caldo, si scambianano le prime improvvisate battute di confronto… davvero non ha prezzo. Poi c’è stata l’ecatombe 20/21 che ha fatto perdere, in un solo anno, una cifra come 460 milioni di incassi e fino al 90% di pubblico. Un disastro che ha prodotto ferite ahimè! ancora aperte. Sale chiuse dal famigerato marzo 2020 fino a giugno dello stesso anno e poi da novembre ad aprile 2021. Un tempo che non si recupera, peraltro fra restrizioni di spazio e di tempo e il miraggio dei ristori rimasto nel limbo dei buoni propositi. Fortunatamente il pubblico della città sta rispondendo bene alle nuove disposizioni del Governo, noi, dal canto nostro, ci siamo già adoperati per rendere l’iter burocratico il più possibile agevole, soprattutto per quanto riguarda i green pass e pertanto siamo ancora qui a regalare un momento di cultura condivisa altrimenti negato mentre si pensa ad un’arena sotto le stelle”.