CGIL a favore del dissesto finanziario a Porto Empedocle,
Alfonso Buscemi: “forze politiche che non lo voteranno avranno un effetto boomerang”.
A pochi giorni dalla possibile votazione in Consiglio Comunale della proposta di dissesto finanziario del Comune di Porto Empedocle la CGIL prende posizione, affermando che a questo punto, con una situazione così grave il dissesto nella cittadina marinara è semplicemente indispensabile, mentre eventuali forze politiche che volessero non votarlo, si vedrebbero certamente ripagate da un effetto boomerang.
A parlare alla nostra testata è stato Alfonso Buscemi, Segretario Provinciale della Funzione Pubblica, da anni impegnato nella difesa dei lavoratori impiegati presso gli enti.
Come vede la CGIL la situazione del Comune empedoclino e la possibilità del dissesto finanziario?
Allo stato attuale non penso che si possa più rimandare una scelta politica di questo tipo. Io fino a poco prima dell’elezioni ho lavorato con il Commissario Straordinario, nel tentativo di fare evitare una dichiarazione del dissesto. Detto ciò è chiaro che nel momento in cui non si paga più nessuna impresa fornitrice, non si pagano più i netturbini da 7 mesi, non si pagano più i dipendenti comunali da 3 mesi, con la Corte dei Conti che ha più volte sottolineato la crisi senza una via di ritorno, è ovvio che a questo punto bisogna prenderne atto. Mi auguro che responsabilmente una politica locale che non ha una soluzione alternativa, la smetta con questo logorio di morte lenta e che finalmente si dia un taglio netto.
Cosa potrebbe succedere secondo voi in assenza di adeguati provvedimenti?
Diversamente lì ci saranno problemi seri, abbiamo già visto i netturbini che si sono fermati per 10 giorni di seguito, perché non avevano più i soldi per la benzina. Inoltre un dipendente comunale con una misera busta paga, non può stare 3 mesi di fila senza stipendio. Se l’Amministrazione Comunale ha trasmesso le carte, il Consiglio Comunale ha il dovere di prendere atto di questo contesto economico ed essere conseguenziale.
Il sindacato non teme uno scontro politico e strumentalizzazioni che non vedano al centro l’interesse della città, ma un possibile tentativo di fermare il commissariamento da Roma a seguito del dissesto che limiti i poteri della maggioranza del consiglio in opposizione alla Carmina?
Noi vogliamo continuare ad essere convinti che lì ci sia gente intelligente. Una strumentalizzazione di siffatta natura sarebbe un boomerang, perché è chiaro che ogni giorno che passa è un giorno che si perde per possibili soluzioni. E’ comunque evidente che stiamo parlando di fatti causati da un decennio di amministrazione di un certo modo, amministrazione certamente negativa. Il contesto politico attuale è anche specchio di questa classe dirigente locale. I cittadini hanno votato comunque in un certo modo per avere un taglio col passato. La città ha votato un movimento che si caratterizza molto spesso più per la protesta che per la proposta.
Bisogna prenderne semplicemente atto ed accettare la realtà.
Il tentativo di strumentalizzare questo tipo di grande difficoltà economica sarebbe certamente un boomerang, perché i cittadini non permettono più di giocare sulla loro pelle e su quella dei lavoratori che danno loro i servizi garantiti dal Comune.
Calogero Conigliaro