Il personale di ruolo del servizio custodia e vigilanza della casa di Pirandello di Agrigento, è stato reintegrato. Il dirigente generale dell’assessorato ai beni culturali e dell’identità siciliana, Calogero Franco Fazio, ha disposto che il personale di custodia della Casa natale “Luigi Pirandello” “rientri con effetto immediato a prestare servizio con le modalità precedenti”. Il Cobas-Codir il 20 dicembre scorso aveva sollevato il caso dopo l’affidamento a una società privata dei servizi, in una nota, aveva comunicato di rivolgersi al Capo dello Stato e al ministero della Cultura “per violazione di norme costituzionali e di norme di settore in materia di tutela e vigilanza, in uno dei più prestigiosi siti della cultura regionale”. Della vicenda si è interessata anche l’Ars, ne discuterà la commissione speciale di indagine e di studio per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi. “Abbiamo affrontato la sfida a viso aperto – commenta il Cobas-Codir- consapevole delle ragioni e dei diritti dei lavoratori che, giammai, possono essere impunemente calpestati a favore di oscure manovre tese ad affidare servizi, che devono essere pubblici per legge, a privati. Alla fine, comunque, ha vinto la ragionevolezza; infatti, un semplice, quanto sgangherato atto amministrativo non può certo modificare norme di rango costituzionale e di legislazione primaria”.