E’ stato confermato, da parte della Corte d’Appello di Palermo, il dissequestro di buona parte dei beni del boss Angelo Di Bella, di Canicattì. Il 60enne era stato arrestato nel corso delle operazioni «Camaleonte» ed «Agorà ed era stato pure sottoposto alla misura della sorveglianza speciale per tre anni.
I beni dissequestrati sono 3 ditte individuali, 5 società, immobili e conti correnti. Il valore del patrimonio sequestratogli nel novembre del 2011, ed affidato in gestione commissariale in questi anni, era stato quantificato in circa 80 milioni di euro.