L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento interviene a margine della nota di considerazioni diramata dalla sigla sindacale FIALS in merito a presunte criticità rilevate presso l’ospedale di Agrigento relative alla dotazione di presìdi monouso. “E’ bene precisare – afferma il direttore dell’Unità operativa complessa Servizio Provveditorato ASP, Oreste Falco – che gli enti del SSN sono tenuti, in via esclusiva, ad approvvigionarsi dei guanti per il tramite della Centrale Regionale di Committenza che solo con D.D. n. 91 del 4 agosto 2021, ha approvato gli atti ed i verbali della procedura aperta per la somministrazione triennale di guanti per le Aziende Sanitarie Regionali. In assenza della copertura dei fabbisogni da parte della CUC, nell’arco dell’anno le necessità sono state assicurate, in parte mediante la struttura commissariale della Protezione Civile Nazionale che
definisce le effettive distribuzioni di tale materiale, e, in parte, mediante le diverse procedure in urgenza che sono state assicurate dal Servizio Provveditorato che ha garantito finora la continuità delle forniture. Nel sottolineare – continua il dottore Falco – che la situazione del mercato dei guanti, è da tempo critica atteso che a seguito della pandemia a livello mondiale si è determinato un enorme aumento della domanda di guanti monouso e la capacità produttiva degli impianti, limitati e concentrati in paesi asiatici, è ormai satura, si fa rilevare che la stessa Protezione Civile ha difficoltà a fornire con regolarità le Aziende sanitarie siciliane ma, nonostante le difficoltà di approvvigionamento, risulta, dai reports di questa Asp, che vengono trasmessi con cadenza bisettimanale alla struttura della Protezione Civile, che, alla data dell’ 11/10/2021, vi era una dotazione nei magazzini delle Farmacie Aziendali di n.383.530 guanti e che alla data odierna la dotazione risulta essere di n. 285.630. Tali quantitativi – conclude il direttore dell’Unità operativa complessa Servizio Provveditorato ASP – non sono sicuramente vicini alla giacenza zero lamentata”.