Emergono sviluppi circa il sequestro di armi effettuato lo scorso 13 giugno, dai carabinieri di Favara, a seguito di un controllo stradale su Antonio Bellavia, 44 anni, e il nipote, Calogero Bellavia, 27 anni, arrestati e finiti in carcere con l’accusa di detenzione e porto illegale di arma clandestina e munizioni e di ricettazione. I Ris di Messina, al termine di esami sofisticati, sono riusciti a ricostruire il numero di matricola, che era stata abrasa, da una delle pistole rinvenute, una pistola Smith & Wesson. L’altra pistola sequestrata, una Taurus, era stata identificata come l’arma rubata nel 2010 ad un altro favarese, Carmelo Nicotra, 34 anni, recentemente erito in un agguato. Dunque svolta importante nelle indagini che vanno avanti nel massimo riserbo e che potrebbe riservare colpi di scena. Calogero Bellavia, figlio di Carmelo Bellavia – ucciso nel gennaio 2015 – fu il giovane pedinato e seguito per arrivare alla cattura del boss Gerlandino Messina il 23 ottobre 2010.