Disposto il non luogo a procedere per difetto di querela sulla vicenda giudiziaria a carico dei coniugi licatesi Angelo Milingi e Rosa Belvedere, finiti a processo perché accusati di avere rapinato un’anziana, facendo irruzione nella sua abitazione, e minacciandola con un’ascia. Lo hanno deciso di giudici della Corte di Appello di Palermo.
I fatti risalgono al settembre 2018, quando la coppia venne arrestata, su ordine del Gip del tribunale di Agrigento che aveva applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari che durò oltre 6 mesi. In primo grado Angelo Milingi e Rosa Belvedere furono condannati con il rito abbreviato rispettivamente a quattro anni di reclusione, e a due anni e otto mesi. Sentenza poi confermata in appello.
Infine, in Corte di Cassazione, è stato accolto il ricorso degli avvocati Ivan Trupia ed Angelo Asaro con il rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello che ha poi riqualificato il reato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni, e dichiarato il “non doversi procedere” per difetto di querela.